I ruderi di Roccucciola emergono dal fondo della valle del Turano, subito sotto l’abitato di Posticciola, da un rilievo dai fianchi scoscesi e ricchi di vegetazione. Intorno alla seconda metà del xvIsecolo, l’abitato di Roccucciola doveva essere in gran parte abbandonato tanto che la sua antica chiesa di S. Angelo era considerata, nell’inventario delle chiese della diocesi redatto nel 1573, chiesa rurale. Nel 1780, all’epoca della visita del vescovo Marini, la comunità di Roccucciola era ormai dispersa.